STORIA E MENTALITA' DELLA SEZIONE
                                                                                                                                                                                                                                                                        

Sin dagli anni '50 a Morbegno è esistita una numerosa sezione dell'Associazione Nazionale Artiglieri d'Italia che come tutte le associazioni d'arma si limitava a presenziare alle commemorazioni e alle cerimonie.

Questo modo di operare ha fatto si che, così come in moltri altri ambiti, il non saper stare al passo coi tempi ha portato alla mancanza di interesse verso le attività effettuate e la progressiva scomparsa degli effettivi ha contribuito a ridurre la sezione ad una dozzina di tesserati.

Nel 2004, con la nomina del nuovo direttivo formato in buona parte da giovani ci si è cominciati a interrogare sul perchè dello scarso interesse nei confronti delle associazioni d'arma.

A differenza di cinquant'anni fa oggi i giovani hanno la possibilità di fare svariate attività ed esperienze, per questo nonostante si siano mantenuti i valori fondanti dell'associazione essi sono stati riadattati ai tempi odierni.

Per questo bisognava consentire ai nostri tesserati la possibilità di provare attività insolite che esulano dall'enorme mole di possibilità di svago offerte ai giovani, che oggigiorno non si accontentano solo di andare ad un raduno o ad un pranzo una volta all'anno.

L'idea fondamentale è stata quella di riuscire a rilanciare le sorti della sezione senza dover andare ad invadere spazi già occupati da altre realtà, in modo da diversificare le attività sociali nel nostro territorio.
Il nuovo direttivo ha messo a punto un programma basato sui seguenti punti:


- Mantenere vivo il sentimento dell'amore per la propria patria;

- Mantenere vive le tradizioni dell'Arma d'Artiglieria;
- Trasmettere ai giovani che non hanno avuto la possibilità di provare l'esperienza del servizio militare i valori di coesione e fratellanza da noi provati;

- Insegnare ai ragazzi i valori della solidarietà e dell'essere persone valide, non limitandosi a darne l'impressione;
- Essere il tramite tra popolazione civile e i reggimenti, collaborando con loro ove necessario;

- Rappresentare degnamente e far conoscere il nostro territorio dentro e fuori i confini nazionali;
- Collaborare con associazioni di volontariato e cooperative sociali che troppo spesso sono abbandonate a se stesse;

I risultati sembrano darci ragione.

In un modo o nell'altro finora abbiamo superato gli ostacoli e andiamo avanti per la nostra strada, senza chiedere nulla a nessuno.

Siamo disponibili a collaborare con chiunque ci rispetti e non ci tratti con sufficienza.

Spesso abbiamo dato e avuto la dimostrazione che quando si collabora tra gruppi e ognuno porta a termine il proprio compito senza mettere in ombra gli altri si riescono ad organizzare eventi e attività notevoli con un minore dispendio di energia per tutti e maggiori risultati.

Diversamente accade con quella nutrita schiera di furbetti che ti chiamano per fargli il cosiddetto "lavoro sporco" e alla fine si prendono i meriti senza nemmeno dire grazie.


Avendo tra i tesserati alcuni riservisti che hanno esigenza di mantenersi addestrati per eventuali richiami nelle FFAA abbiamo formato il nostro GRUPPO SPORTIVO MILITARE che in breve tempo è diventato tra i più conosciuti in ambito nazionale ed internazionale.

Esso partecipa regolarmente alle più prestigiose esercitazioni militari e gare di tiro presenti in tutta Europa.

In queste occasioni i nostri associati, che nel quotidiano sono operai, impiegati, meccanici, autisti, insegnanti ecc. vestono l'uniforme come se tornassero ai tempi del servizio militare, autorizzati dallo Stato Maggiore.

Anche se per gli appassionati questo è un privilegio, bisogna considerare che in queste occasioni ritornando ad indossare l'uniforme anche solo per un week end si deve ritornare alle abitudini di quando si era sotto le armi, quindi barba e capelli in ordine, niente spille o distintivi fuori ordinanza eccetera.

Col passare degli anni il gruppo di amici è via via cresciuto, parecchie persone sono passate, molte sono rimaste mentre altre sono tornate sui propri passi, non possedendo la mentalità della maggioranza dei soci.
Se da una parte ognuno dei membri del gruppo è disponibile ad agevolare l'inserimento dei nuovi entrati, dall'altra non favorisce coloro che non mantengono la parola data, gli opportunisti, le primedonne, la gente che vuole saperne una pagina più del libro, gli esaltati, coloro che non stanno alle regole e che con i loro comportamenti gettano discredito sull'intera sezione.
Anche se non si obbliga nessuno a partecipare alle attività si valorizzano di più gli elementi predisposti alla crescita della sezione e che mantengono gli impegni presi piuttosto che coloro che si fanno vedere solo quando fà comodo o bisogna farsi belli.
A differenza di altre realtà il grado, lo stato sociale e il livello d'istruzione lasciano il passo al valore della persona.
Non è mai venuta meno la regola per cui quando si và in gara nonostante l'agonismo si segue l'andatura del più lento e si detestano coloro i quali ostentano la precisione della propria rosata a discapito di chi è meno preciso.
L'essenziale è fare delle belle esperienze, che invoglino chi le ha provate a ripeterle, naturalmente...
SEMPRE ED OVUNQUE!